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mercoledì 27 aprile 2011

IMPRESSIONI DALLA CARROZZA


Dopo la delusione delle varie cacce disdette a causa di un tempo inclemente durato apparentemente un’eternità, finalmente domenica, 17 aprile ci troviamo a Borgoforte con gli amici delle altre società di Caccia, la Friulana e la Gonzaga Estense ed i due splendidi attacchi dell’A.V.E.L.A. questa volta in versione molto sportiva con una splendida Marathon carica di nuovi alunni giovanissimi e molto allegri, trainata da Tiziana, una altrettanto giovane Cob saura, molto seria invece per la sua giovane età nonché la Wagonette guidata perfettamente da Silvana Fasoli con le sue splendide grigie, Nina e Pinta (non preoccupateVi; anche loro stessi fanno confusione con i nomi), due ungheresi con l’incredibile esperienza di due viaggi di mille chilometri alle spalle.
Nella solita confusione poco prima della partenza veniamo intervistati da una giovane giornalista di Class Horse TV; come vedete, questa volta, abbiamo perfino l’onore di avere la televisione che si interessa al nostro sport.
Dopo che il Master di giornata, Davide Villagrossi, cerca con tutto l’impegno che ha messo nella perfetta organizzazione della giornata, di far rimuovere dei tronchi che ostacolano il percorso delle carrozze, e, come veniamo a sapere dopo, sono stati messi lì per dispetto, finalmente si parte al trotto allegro. Siamo in 6 donne nella Wagonette, ma le due “ragazze” ungheresi non sene accorgono nemmeno. Facciamo un piccolissimo pezzo di asfalto e subito via dentro la golena. I ragazzi della maraton che ci viene dietro strillano a squarciagola dalla gioia: conoscete la sensazione del fuoristrada? Vi assicuro che in carrozza si sente molto di più. Veniamo sbalzati su e giù e ci divertiamo da matti. Ad un certo punto la strada sull’erba si fa più dritta e Silvana lancia le cavalle al galoppo. Tornati un attimo al passo chiede alle passeggere se tuttora credono che la carrozza sia uno sport da vecchi? La risposta è ovvia! Abbiamo anche il tempo di ammirare la bellezza della golena in piena primavera e con il sole che splende. La rinascita della natura con i suoi colori e gli odori del verde fresco, il fiume che ci scorre accanto. Difficile, invece, vedere i cacciatori in sella. Ma siamo più veloci noi o loro? Ci troviamo durante il break in una corte antica dove tutti chiacchierano soddisfatti delle proprie avventure, anche i cavalli, nemmeno tanto sudati nonostante le temperature così primaverili, si riposano volentieri. Poi si torna sui bellissimi argini dove facciamo un’ultima galoppata, Ferruccio, si gira sull’argine e tutti i passeggeri rimangono stupiti in quanto poco spazio riesca a girare una carrozza. Forse c’è fin un po’ paura, visto la larghezza veramente ridotta dell’argine e il suo pendio rigido. Ma loro girano senza un accenno di difficoltà e Ferruccio fa guidare anche l’ultimo suo allievo del corso attacco che è un simpatico ragazzo di 13 anni. Tiziana, la cob, tanto agile e veloce, incredibile per una cavalla di questa stazza, riparte al trotto scendendo di nuovo in golena accompagnata dal vociare del suo equipaggio. Questi ragazzi oramai guidano come i diavoli e sotto, sotto li invidio un po’ per la loro disinvoltura. Alla fine torniamo al Agriturismo di partenza, la sede del Circolo la Quaranta, dove ci hanno preparato il pranzo, si ringraziano ospiti, i gentilissimi padroni di casa ed il master per la sua splendida caccia e l’impeccabile organizzazione,  e tutti si raccontano ancora emozionati le esperienze della giornata.                                                                                  S.M.

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